Balenciaga SS 2024

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Una lunga tenda rossa di velluto ha fatto da sfondo alla sfilata primavera-estate 2024 di Balenciaga. In scena una collezione dal sapore artigianale con pezzi sapientemente lavorati dove i dettagli sono esasperati. In sottofondo alla sfilata la voce narrante di Isabelle Huppert che spiega come costruire una giacca sartoriale leggendo “La Veste Tailleur Homme” (manuale pensato come invito agli ospiti della sfilata).

A dare corpo agli abiti non le solite modelle ma persone normali particolarmente cari a Demma Gvasalia, direttore creativo di Balenciaga. In particolare la madre dello stilista. In particolare, sua mamma Emma, la giornalista Cathy Horyn, la storica della moda Miren Arzalluz, l’ex direttrice del Polimoda Linda Loppa. Insomma, tanti volti legati a Demma Gvasalia. Una passerella prestigiosa quella di Balenciaga calcata anche da Kim Kardashian e dalla top model Mariacarla Boscono. Una sfilata attraverso la quale Demma Gvasalia si pone una domanda: che ce ne facciamo di vestiti senza anima? Che tradotto in parole povere significa: “Non conta la giacca che indossi ma la vita che fai mentre la porti”.

Gli abiti proposti in passerella sembrano una via di mezzo tra la raffinata sartorialità di un tempo e lo street style. Abiti particolarmente voluminosi che strizzano gli occhi al grunge degli anni ’90. Ma anche alla moda gotica di epoca vittoriana. Abiti dove il nero, con tutte le sue declinazioni, fa la parte del leone. Gli abiti sembrano destrutturati e stratificati. Un po’ più di attenzione viene rivolta agli abiti da sera dove i colori prendono vita attraverso l’uso delle stampe floreali. Una collezione a tratti sfrontata, ma certamente innovativa e, per certi aspetti, rivoluzionaria. Una collezione primavera-estate 2024 ideale per chi ama osare infischiandosene delle cifre stilistiche dettate dalla moda mainstream. (Photo@Russo/Webmoda)

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